mercoledì 21 novembre 2007

A cena tra i campi...

Sotto consiglio della nostra amichetta tosco-ligure, la Cciulia, e volendo evitare il burdel di Firenze, ci siamo imboscati tra le fresche frasche e siamo saliti su per andare a Rimaggio, spuntando alla Trattoria La Gargotta. Posticino ameno, con vista su la ciudad e sul campanile di una chiesina chiccosissima, dentro non è grandissimo ma fuori hanno questa terrazza esagerata che d'estate dev'essè da godo.
All'inizio eravamo solo noi, come cantava Vasco, ma poi si è riempito. Menu breve, e da cui mancavano pure 2-3 piatti, ma quelli che c'erano facevano la loro porca figura. Io e il mi fratello ci siamo fatti gli gnocchetti al sugo di cinghiale aromatizzato al fiocchietto (presentatici solo con l'invitantissimo nomignolo di gnocchetti finocchietti, come non prenderli?) il Leo invece i crostini della casa, che erano due neri toscani classici ai fegatini e due con il lardo di colonnata.
Di secondo io la mitica rosticciana alla brace con patate arrosto, da mangiare rigorosamente con le mani, mmmm buonissima, ero unta fino ai gomiti :)
Ste e Leo scottadito di agnello, cioè costoline alle brace.
Niente dolce, stavamo per scoppiare, ma classico caffè e ammazzacaffè. Più caro del previsto, un 30ino a cranio, con solo 1/2 rosso della casa, secondo me c'ha fregato il coperto, 2 € a testa che è troppissimo per un posto tra i lupi così.
Resta comunque una validissima alternativa ai conosciuti ristoranti del centro di Firenze... da tornarci d'estate. Per arrivarci è un pò un casino,
ma nemmeno più di tanto.
Glossario:
imboscarsi tra le fresche frasche: nascondersi nella radura
fare la propria porca figura: spiccare e brillare nella massa, distinguersi

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